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lunedì 21 gennaio 2013

INCOSTITUZIONALITA’ DELL’IMU. PRESENTATA LA PRIMA ISTANZA DI RIMBORSO A RUFFANO (LE)



Ha suscitato un vespaio di polemiche l’Analisi del rapporto UE 2012 che ha sentenziato l’iniquità dell’IMU auspicandone la modifica in senso più progressivo. Così come aveva appuntato l’ex Ministro Tremonti dichiarando che l’IMU viola la Costituzione per la rivalutazione di colpo e di imperio delle rendite catastali a cui è incardinata, che peraltro non coincidono necessariamente col valore dell’immobile. 
Si creerebbe di fatto una discriminazione tra chi, godendo di altri redditi, potrà conservare la proprietà dell’immobile e chi, non avendo redditi sufficienti per pagare l’IMU, sarà costretto a venderlo. In questo modo l’IMU andrebbe in direzione radicalmente opposta alla Carta Costituzionale non favorendo l’accesso alla proprietà dell’abitazione e non tutelando il risparmio. L’IMU contravviene ad almeno tre articoli della Costituzione: il numero 3 (quello che celebra l’uguaglianza tra cittadini), il 47 (sia nella parte che «incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme» sia in quella che «favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione») e il 53 («tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva»).
In questa fase l’opinione pubblica ha un ruolo essenziale, non solo per creare una massa critica di ricorsi, ma anche per esercitare una pressione democratica sugli organi preposti a decidere e sugli stessi organi legislativi, che possono in ogni momento intervenire per rimuovere gli elementi di incostituzionalità.
La prima richiesta di rimborso già protocollata è patrocinata dallo STUDIO LEGALE D’AMICO & RIZZO di Ruffano. L’avv. D’amico Maria Angela impugnerà l’eventuale esito negativo della richiesta presso la Commissione Tributaria di Lecce sollevando l’eccezione di incostituzionalità.

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